Cosa è l’assegno di inclusione?
L’Assegno di Inclusione è una misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale.
Garantisce al beneficiario l’erogazione di un importo mensile variabile in base all’ISEE e alla composizione del nucleo familiare.
Viene accreditato su un’apposita carta ritirabile alle poste, la carta ADI (vai in fondo all’articolo per saperne di più), e offre poi percorsi di inserimento sociale, formazione e lavoro a specifiche fasce della popolazione.
Come funziona l’assegno di inclusione?
L’assegno di inclusione si compone in due parti:
Quota A: integrazione del reddito familiare
Quota B: sostegno per nuclei in locazione
Vediamo assieme i vari requisiti per poterlo richiedere e ottenerlo.
Requisiti di residenza
Al momento della presentazione della domanda bisogna essere residenti in Italia da almeno 5 anni e rientrare in una delle seguenti casistiche:
- cittadino italiano o familiare titolare di diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente
- cittadino di Paese UE o suo familiare titolare del soggiorno o del diritto di soggiorno permanente
- cittadino di Paesi terzi con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo
- titolare dello status di protezione internazionale o dello status di apolide
Requisiti del nucleo (almeno uno dei seguenti)
- almeno un componente di 60 o più anni
- presenza di uno o più figli minori nel nucleo
- almeno un componente con disabilità pari o superiore al 67%
- Soggetti inseriti in particolari situazioni di svantaggio inseriti in programmi di cura e assistenza
Requisiti economici
- ISEE < 9.360 euro.
- Reddito familiare < 6.000 euro, moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza ADI.
- Patrimonio immobiliare, esclusa la casa di abitazione < 30.000 euro in Italia e all’estero, esclusa la casa di abitazione ai fini IMU con un importo massimo di 150.000 euro.
- Patrimonio mobiliare < 6.000 euro per un solo componente, <8.000 euro per nuclei con due componenti, < 10.000 euro per nuclei con tre o più componenti, aumentati di 1.000 euro per figlio oltre al terzo.
- Gli importi sono aumentati di 5.000 euro per ogni componente con disabilità e di 7.500 euro per ogni componente con disabilità grave o non autosufficienti.
Altri requisiti
- Nessuno nel nucleo deve possedere autoveicoli con cilindrata superiore a 1600 cc o motoveicoli con cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati per la prima volta nei 36 mesi precedenti la richiesta, sono esclusi i veicoli che beneficiano di agevolazioni fiscali per persone con disabilità.
- Nessuno nel nucleo deve possedere navi o imbarcazioni, né aeromobili.
- non essere sottoposto a misura cautelare personale, o misura di prevenzione, e non avere sentenze definitive di condanna, relative ai dieci anni precedenti la richiesta;
- non essere disoccupato a seguito di dimissioni volontarie, nei 12 mesi successivi alla data delle dimissioni, salvo dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale del rapporto di lavoro;
- non risiedere in strutture a totale carico pubblico;
- aver adempiuto all’obbligo di istruzione (almeno qualifica triennale) per i beneficiari di età compresa tra 18 e 29 o essere iscritti in percorsi di istruzione volti all’ottenimento di almeno la qualifica triennale.
Nel caso in cui il requisito non venga soddisfatto e la domanda sia accolta, il PAIS (Patto per l’inclusione sociale) fatto con i Servizi Sociali territorialmente competenti prevederà fra i vari adempimenti quello dell’iscrizione all’apposito corso di studi.
Come fare la domanda per l’assegno di inclusione
Se ritieni di avere i requisiti per fare domanda recati presso un CAF (Centro di Assistenza Fiscale) o un patronato, in alternativa puoi farla online accedendo dal portale INPS -> sostegni, sussidi e indennità -> Assegno di incliusione (ADI) -> utilizza il servizio.
Dopo aver fatto domanda sarà necessario sottoscrivere il PAD (Patto di Atttivazione Digitale) presso CAF, patronati o online tramite il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa – SIISL al quale si può accedere online dall’apposita sezione INPS
In seguito alla domanda la stessa verrà visualizzata come acquisita, e, solitamente entro 30 giorni, ne verrà decretato l’esito.
Nel caso in cui dovesse risultare Respinta starà a significare che non si possiedono i requisiti adatti per poter richiedere l’assegno di inclusione.
Cosa succede se la domanda viene accolta?
Nel caso in cui dovesse risultare come Accolta invece, sarà possibile ritirare la carta ADI presso le poste, con al suo interno la prima mensilità.
Sempre dopo l’accoglimento della domanda verrete contattati dai Servizi Sociali competenti nel vostro territorio, in alternativa potrete recarvi direttamente nella loro sede entro 120 giorni dell’accoglimento della domanda.
Gli stessi, in fase di analisi preliminare, definiranno se siete attivabili o meno al lavoro.
Nel caso in cui doveste risultare attivabili, verrete contattati dal CPI (Centro per l’Impiego) e riceverete una proposta di percorso lavorativo, in caso contrario non sarete tenuti agli obblighi lavorativi e quindi non verrete contattati.
Sempre in fase di analisi preliminare o nei successivi colloqui con i Servizi Sociali, se necessario, svilupperete con loro un PAIS, che conterrà impegni e/o sostegni ai quali sarete sottoposti, volti a migliorare la situazione sociale.
Quanto spetta per l’assegno di inclusione?
L’importo viene calcolato dall’INPS sulla base dell’ISEE, della composizione del nucleo familiare, della scala di equivalenza ADI e di altri fattori, per cui non è possibile fornire una cifra precisa.
Scala di equivalenza ADI
L’importo dell’assegno di inclusione spettante viene determinato in base alla scala di equivalenza ADI, definita nell’articolo 2, comma 4, del decreto legge n. 48/2023.
La scala di equivalenza base è 1 e può essere aumentata fino a un massimo di 2,2, con ulteriore incremento a 2,3 qualora vi siano componenti del nucleo familiare in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza.
La scala di partenza sarà dunque 1, alla quale andranno sommati questi eventuali coefficienti se si possiedono queste caratteristiche:
0,50 per ciascun altro componente del nucleo familiare, con disabilità o non autosufficienza;
0,40 per ciascun altro componente con età pari o superiore a 60 anni;
0,40 per ciascun altro componente con carichi di cura, quali minori di 3 anni, 3 o più figli minori, componenti nel nucleo familiare in condizioni di disabilità o non autosufficienza (articolo 6, comma 5, lettera d), del DL n. 48/2023);
0,30 per ciascun altro componente adulto del nucleo familiare in condizioni di grave disagio bio-psico-sociale e coinvolto in programmi di cura e assistenza certificati dalla pubblica Amministrazione;
0,15 per ciascun minore di età, fino a due;
0,10 per ogni ulteriore minore.
Non sono considerati nella scala di equivalenza:
- I membri del nucleo familiare durante il periodo di residenza in strutture pubbliche completamente finanziate;
- I membri del nucleo familiare durante i periodi di residenza all’estero (salvo gravi motivi di salute documentati). Il parametro della scala di equivalenza per i carichi di cura è applicato a un solo membro del nucleo familiare.
Cosa si può comprare con la carta ADI?
Ecco un elenco di cosa si può fare con la Carta ADI.
Effettuare acquisti di beni e servizi presso i terminali POS dei negozi in Italia affiliati al circuito Mastercard che rientrano nelle categorie di spesa indicate dalla normativa.
Effettuare un bonifico mensile SEPA/Postagiro presso gli Uffici Postali per saldare la quota d’affitto, a favore del locatore indicato nel contratto di locazione o dell’intermediario del mutuo.
Pagare le bollette domestiche presso gli Uffici Postali (tramite bollettini o MAV postali).
Inoltre, è possibile ottenere sconti sulle tariffe elettriche e sulla compensazione per il gas naturale per le famiglie economicamente svantaggiate.
Effettuare prelievi di contante.
I prelievi di contante sono ammessi fino a un limite mensile di 100 euro per nucleo familiare, moltiplicato per il valore di equivalenza ADI. Quest’ultimo varia da 1 (per un nucleo familiare) a un massimo di 2,2 in base alle condizioni dei membri e può arrivare fino a 2,3 in caso di disabilità grave o non autosufficienza.
Se la Carta ADI è assegnata a singoli maggiorenni che sono responsabili genitoriali o inclusi nella scala di equivalenza ADI, il limite mensile di prelievo è di massimo 100 euro per ciascuna carta individuale.
Cosa non si può comprare con la Carta ADI?
La Carta ADI permette l’acquisto di una vasta gamma di beni di consumo e servizi, ad eccezione di:
- Giochi d’azzardo con vincite in denaro o altre utilità
- Noleggio, leasing o acquisto di imbarcazioni da diporto e relativi servizi portuali
- Armi
- Materiale pornografico e servizi per adulti
- Servizi finanziari, creditizi e di trasferimento di denaro
- Servizi assicurativi
- Gioielleria e pellicceria
- Acquisti in gallerie d’arte e club privati
- Sigarette elettroniche, prodotti del tabacco e giochi pirotecnici
- Bevande alcoliche
- È vietato l’uso della Carta presso esercizi principalmente dedicati alla vendita di beni e servizi non ammessi, come specificato sopra. Inoltre, l’utilizzo della Carta è vietato all’estero e per gli acquisti online o tramite servizi di direct marketing
Conclusioni
Speriamo che questo articolo ti sia stato d’aiuto!
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